I primi passi verso l’apertura della nostra diocesi Brindisi-Ostuni alla missione ad gentes iniziarono verso la fine degli anni ’70 ai quali seguirono alcuni eventi particolari:

  • Nomina ad arcivescovo di Brindisi – Ostuni di Mons. Settimio Todisco il 24 Maggio 1975.
  • Arrivo in diocesi dei Missionari della Consolata, invitati da Mons. Settimio Todisco, che iniziarono un entusiasmante lavoro di sensibilizzazione delle parrocchie alla missione ad gentes.
  • Il lavoro del Centro Missionario Diocesano, diretto da Don Angelo Argentieri, con la collaborazione di Rita Saponaro per il Centro Missionario Diocesano (C.M.D.) di Brindisi ed Elisa Specchia per quello di Ostuni.
  • Nel luglio 1981, Mons. Settimio, trovandosi a Torino per ferie, andò a trovare i Missionari della Consolata e lì incontrò Mons. Ravasi, appena nominato vescovo di Marsabit (Kenya), in attesa di essere consacrato e raggiungere la diocesi africana. Parlarono del Kenya e in modo particolare di Marsabit. Iniziò così un dialogo tra la diocesi di Brindisi-Ostuni e la diocesi di Marsabit. Mons. Settimio si impegnò, a nome della diocesi, di aiutare la Chiesa di Marsabit nella costruzione di un pronto soccorso all’ospedale di Laisamis, una delle missioni della diocesi di Marsabit.
  • In seguito Mons. Settimio venne nominato membro della commissione della cooperazione missionaria tra le Chiese della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), della quale fu prima segretario e in seguito Presidente.
  • Nelle assemblee diocesane di fine anno pastorale (dal 1982 al 1984) fu spontanea la domanda se, riguardo alla missione di Marsabit, era sufficiente fermarsi all’aiuto materiale oppure si poteva fare qualcosa di più.
  • Nell’assemblea diocesana del 1985 si decise di inviare a Marsabit una delegazione per discutere, con Mons. Ravasi e i missionari del posto, cosa fare di più per Marsabit. Vennero scelti tre rappresentanti: Don Angelo Ciccarese, in qualità di Vicario Episcopale per la Pastorale diocesana; Rita Saponaro, responsabile del C.M.D. di Brindisi, ed Elisa Specchia, responsabile del C.M.D. di Ostuni. Al termine dell’assemblea il sacerdote don Donato Panna, parroco di San Donaci, chiese a don Angelo Ciccarese se era possibile partire con il C.M.D. per il viaggio a Marsabit. Don Angelo comunicò la richiesta al Vescovo il quale chiese a Don Angelo di rimanere e a don Donato di partire insieme a Rita ed Elisa.
  • Nel luglio del 1985 la delegazione partì per il Kenya. Mons. Ravasi accompagnò i tre a visitare diverse missioni della diocesi di Marsabit poi si riunirono per offrire una risposta alla richiesta della diocesi di Brindisi su “cosa fare di più per la Chiesa di Marsabit?”. La risposta di Mons. Ravasi e di Padre Paolo Tablino fu chiara e precisa: “Per la Chiesa di Marsabit gli aiuti economici sono importanti ma la cosa più importante e bella è che la diocesi di Brindisi invii dei sacerdoti a lavorare con noi!”.
  • Alla fine di agosto la delegazione rientrò a Brindisi e riferì la richiesta esplicita di Mons. Ravasi e di Padre Tablino di inviare sacerdoti.
  • L’assemblea diocesana diventò pensosa ma l’Arcivescovo Settimio stabilì: “Ora sappiamo cosa possiamo fare di più per la nostra Chiesa sorella di Marsabit; diamoci del tempo per riflettere, pregare e ognuno si chieda: cosa Dio può volere da me?”.
  • Nelle assemblee diocesane successive continuò ad emergere il problema, si discusse e ci si interrogò.
  • Nell’assemblea dell’88 l’Arcivescovo Settimio, sollecitato dai delegati e dalla stessa assemblea, affermò: “Apriamoci a Marsabit per crescere nella missionarietà ed essere vera Chiesa di Gesù Cristo che è missione. Ora chiedo e sono in attesa di disponibilità a partire sia come preti sia come laici”. In assemblea don Donato Panna si alzò e offrì la sua disponibilità. Non fu sufficiente perché dovevano essere almeno in due per partire. Al termine dell’assemblea l’Arcivescovo incontrò don Fernando Paladini al quale chiese la disponibilità a partire con don Donato. Don Fernando chiese tempo per riflettere e consigliarsi.
  • Il 7 dicembre 1987 don Fernando offrì la sua disponibilità; iniziarono così le trattative con Mons. Ravasi e il dialogo tra le due Chiese sorelle.
  • Il 4 ottobre Mons. Ravasi mandò i due sacerdoti a Londra per studiare l’inglese.
  • Il Giovedì Santo del 1990 ricevettero il mandato da parte della chiesa diocesana.
  • Il 27 giugno 1990 don Donato e don Fernando lasciarono le rispettive parrocchie di San Donaci e Leverano e raggiunsero il Kenya.
  • A fine settembre 1990 partirono per la Tanzania per studiare il Kiswaili.
  • A marzo 1991 celebrarono la prima Pasqua a Laisamis con i Missionari della Consolata che da anni lavoravano li. Dopo qualche mese i Missionari della Consolata lasciarono definitivamente la missione di Laisamis e i due missionari della diocesi di Brindisi-Ostuni, da soli, iniziarono il loro impegno pastorale.

Ecco la storia del gemellaggio Marsabit – Brindisi-Ostuni. Storia interrotta dopo 13 anni per mancanza di disponibilità dei sacerdoti, dopo un lavoro prezioso portato avanti per due anni da don Giuseppe Satriano (oggi vescovo di Rossano Calabro – Cosenza) che all’inizio lavorò con don Fabio Zecca ma, con il rientro di quest’ultimo, restò per un anno intero solo a Laisamis.

Rientrati a Brindisi, Don Donato e Don Fernando presero l’impegno con Padre Isaiah Leikalo, sacerdote locale e nuovo parroco di Laisamis, a non “dimenticare” la Chiesa sorella di Laisamis portando avanti dei progetti e continuando annualmente a rendersi presenti con gruppi di giovani e non della diocesi di Brindisi – Ostuni.